11 dicembre 2007

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"Un'architettura nuova è necessaria sola là dove altri strumenti - quali il restauro scientifico, il ripristino filologico o il recupero edilizio - non hanno senso operativo e tanto meno solutivo. Il modo che ho seguito è stato sempre quello di far del nuovo intervento occasione di restauro e di recupero delle parti storiche preesistenti, in modo che il progetto nel suo insieme fosse effettivamente completamento del luogo urbano."
C.A.

giovedì 3 gennaio 2008

Casa-Parcheggio, Pesaro 1978-1981

Si tratta di un intervento nel centro storico di Pesaro, presso il Palazzo Scattolari. Considerato tra i più coraggiosi del suo itinerario progettuale; progetto che vede la costruzione di una serie di case pubbliche per un determinato numero di abitanti trasferiti dal centro storico.

L’intervento è unico nel suo genere in quanto semplice ed elementare nei suoi tratti compositivi, prevale l’indifferenza dall’intorno ed una relativa indipendenza dai regolamenti edilizi, si giunge ad una sorta di azzeratura urbana dove la quantità residenziale entra in conflitto con l’esistente. Aymonino realizza un prospetto che interrompe la continuità degli edificati affaccianti su via Mazza.

L’intervento nasce su tre formulazioni di metodo: il ripristino morfologico dell’area, l’adeguamento tipologico-formale della nuova edificazione ed il restauro scientifico di Palazzo Scattolari. Aymonino recupera la larghezza originaria e gli allineamenti in via Bonami, mantiene al piano terra l’allineamento originario su via Mazza assieme alla destinazione prevalentemente pubblica degli spazi interni risultanti dalla precedente edificazione.

Si concentra sull’idea di un fabbricato in linea lungo via Mazza che, nel rispetto degli indici di edificabilità consentiti, mantiene volumetrie ed altezze adeguate ai fabbricati contigui, senza volontà di mimetismi o di rappresentazioni del falso. Tale allineamento è posto in relazione con gli spazi interni attraverso un porticato che consente un uso più diretto e facile sia degli spazi alberati comuni che delle attrezzature sociali di Palazzo Scatolari. L’idea di Aymonino è quella di enfatizzare l’eccesso di linguaggio in una situazione in cui si sarebbe attesa una certa pacatezza, l’intervento va ad accentuare la voglia di esprimersi quasi come una sfida al “comune senso del pudore”. C’è comunque un’attenta lettura dei valori che conformano l’anonima continuità del fronte stradale.

Il progetto prevede setti cementiti, un loggiato che chiude in alto l’edificio ed il taglio della rampa di scale; la complessità viene portata all’esterno in maniera ordinata e composta tanto che Aymonino ravviva con colori vivaci l’intero edificato trovando sia un aspetto gioioso che ludico. Il riferimento più diretto a questo intervento è senza dubbio il Liceo Scientifico costruito qualche anno prima sempre a Pesaro.

Casa-Parcheggio, Pesaro 1978-81
veduta

Casa-Parcheggio, Pesaro 1978-81
veduta

Casa-Parcheggio, Pesaro 1978-81
veduta

Casa-Parcheggio, Pesaro 1978-81
particolare

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